Il progetto



Lingua Mamma.
Un percorso artistico-linguistico con la comunità bangladese di Roma


Artiste: Sara Basta, Mariana Ferratto
Curatrice: Emanuela Termine


Destinatari
Il progetto si rivolge alla comunità bangladese dei quartieri Torpignattara e Quadraro di Roma e ai residenti autoctoni.
In particolare, si rivolge ai bambini e alle donne delle rispettive comunità. I bambini sono i principali mediatori per le donne e le famiglie bangladesi in Italia nell’apprendimento della nuova lingua.
Infatti, le donne bangladesi che arrivano in Italia e che nella maggioranza non lavorano, non hanno molte occasioni di relazionarsi al di fuori della propria famiglia e quindi non imparano la lingua Italiana se non attraverso il filtro dei figli, che si integrano molto più rapidamente nel nuovo paese perché frequentano la scuola o perché giocano con gli altri bambini. Attraverso di loro, le madri possono avviare i primi passi verso l´integrazione.
Il progetto vuole quindi aiutare il naturale apprendimento della lingua nei bambini e il potenziale passaggio attraverso di loro nelle donne. Inoltre esso si focalizza sulla relazione madre-figlio come vettore principale per la costruzione di un’identità comune alle due culture, bangladese e italiana.

Sintetica descrizione del progetto
Il progetto Lingua Mamma nasce da una considerazione sul linguaggio, come primo elemento di differenza tangibile tra le culture e primo veicolo per l´identificazione delle realtà e per la costruzione della propria identità.
Nello specifico Lingua Mamma vuole realizzare un percorso di scambio artistico-linguistico tra bambini italiani e bangladesi e tra bambini e madri bangladesi e italiane. Roma ospita la quarta comunità bangladese nel mondo, dopo quella londinese: in questo contesto si è scelto di operare nei quartieri Torpignattara e Quadraro, dove la presenza bangladese è particolarmente forte.
Quello della lingua madre è un tema molto caro a questo popolo, che non solo considera il bangla come elemento principale di identificazione della propria cultura e tradizione, ma lo pone alla base della storia stessa della nascita del Bangladesh.
In questo contesto il lavoro delle artiste sviluppa l’aspetto ludico e creativo dell’apprendimento di una lingua straniera; media la comunicazione tra comunità di immigrati e residenti locali attraverso la valorizzazione e l’espressione delle reciproche identità culturali; innesca un percorso relazionale che attraverso una progressiva socializzazione conduca al riconoscimento dell’altro e allo sviluppo del dialogo fra le comunità coinvolte.
Le attività previste nel progetto si dividono in tre fasi, che affrontano la questione dell’integrazione linguistica da più punti vista. Sono finalizzate da un lato a costruire un vocabolario comune alle due culture, dall’altro ad aggiungere a tale vocabolario uno scambio ulteriore di tradizioni e patrimoni.
Il processo non avverrà come passaggio d´informazioni verticale dall´adulto verso il bambino, o dall’istituzione verso il cittadino, ma attraverso un’esperienza concreta e induttiva, di scambio relazionale diretto, un percorso comune e radicale di conoscenza.

Luoghi di realizzazione
Biblioteca comunale “Dino Penazzato” di Torpignattara, Scuola Carlo Pisacane, Sala1
Centro Internazionale d’Arte Contemporanea.

Durata del progetto
Da febbraio 2012 a dicembre 2012.

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